Proporre eventi che uniscono cibo e spettacolo, cultura del cibo e teatro: questo è il senso delle iniziative che dal 2015 abbiamo realizzato per creare eventi fondati sul connubio tra cibo di qualità e tema culturale.

Anche Curzio Maltese, direttore de “Il teatro e il mondo” (rivista della Fondazione Toscana Spettacolo Onlus: la Toscana è la prima regione per produzione teatrale in Italia), sottolinea che nonostante le luci e ombre del decreto Mibact, il settore culturale paga lo scotto di scarsità di spazi e pubblico, per cui bisogna portare il pubblico a teatro o portare il teatro al pubblico, far uscire (in questo caso il teatro, ma anche altre forme di spettacolo, musica, cinema) dalle tradizionali sedi e contaminare nuovi territori e luoghi non convenzionali.

Se poi al valore cultura si associa l’appeal gastronomico il gioco è fatto.

Il servizio di cene a tema sviluppa l’aspetto caratteristico dell’approccio al cibo, l’aspetto culturale, il connubio tra cultura e cibo, un connubio indissolubile che può diventare un brand replicabile ed esportabile.

 

Cene a tema: cibo e cultura, cultura del cibo

L’esperienza del Centro Culturale Creative Center 2012-2015, con la gestione della ristorazione e del teatro come Caffè concerto, ha evidenziato l’evoluzione/fruizione della produzione culturale in abbinamento alla cultura del cibo, un connubio che permette di veicolare contenuti culturali e sociali alla convivialità e alla valorizzazione dei prodotti locali e delle sane prassi alimentari.

Dal 2015 abbiamo realizzato, in collaborazione con realtà teatrali e produzioni territoriali, una serie di eventi che uniscono cibo e spettacolo e che hanno dimostrato come l’unione tra cibo di qualità ed evento di spessore siano vincenti in termini di attrattiva e autosostenibilità:

- cene a tema storico (per es. medievale, con ricostruzione dei menù dei carraresi), letterario, ecc.;

- cene sensoriali, cene al buio;

- degustazioni di prodotti tipici abbinati a presentazione di libri di autori provenienti dai territori di origine dei prodotti stessi;

- cene con delitto e murder party: serate di gioco immersivo con cena a tema;

- cene artistiche (per es. la cena futurista con spettacolo musicale, poetico e ricostruzione dei piatti delle avanguardie artistiche);

- spettacoli teatrali con degustazione: “ In vino Veritas”, “La cena dei cretini”, “Lo spirito giusto”, ecc. in collaborazione con Bel Teatro;

- Rassegna Pizza e Jazz in collaborazione con i Conservatori Musicali di Padova e Rovigo;

- Serate divulgative di educazione alimentare (Alimenta, Dire Fare Gustare…);

- “Il Gusto del Cinema Italiano”, e “Il gusto del cinema internazionale”: cineforum con cena su ricette tratte dai film proiettati;

- Serata raccolta fondi: per il terremoto in Emilia, per l’orfanotrofio di Chinnay in India, per Amnesty International, per Emergency, per Sea Sheperd;

- Lo straniero nel piatto: eventi culturali con guida alla degustazione del cibo etnico ed etico, il cibo degli altri;

- Alimenta il tuo ben Essere, serate informative sulla biochimica degli alimenti e degustazione con chef stellato.

La risposta del territorio alle proposte culturali accompagnate da degustazioni, le varie cene con delitto e le cene artistiche (cena futurista, cena delle avanguardie...) hanno permesso negli anni scorsi di far emergere una nuova risposta al bisogno di convivialità e cultura, rendendo più facile il trasferimento di contenuti e accrescendo la consapevolezza in materia di educazione alimentare, cibo biologico e tracciabilità dei prodotti.

 

Cibo e cultura: valorizzare il territorio

C’è inoltre da tener conto di una mutazione nei consumi culturali negli ultimi anni. La tendenza che trova molto riscontro è quella di non legare le proposte culturali con degustazione a un unico spazio, ma renderle itineranti nel territorio. Prova di questo interesse la vediamo nel successo del turismo enogastronomico che nonostante la crisi genera numeri importanti.

La degustazione e lo shopping direttamente in cantina o nell’azienda agricola ci riportano non solo all’idea di un cibo sano a km 0, ma anche alla valorizzazione delle specificità un territorio. Consumare direttamente nel luogo di produzione è un’occasione per conoscere la storia e la cultura di un paese e di un territorio.

Non si può infatti parlare di cibo senza citare l’aspetto culturale che questo comporta.

 

“...Ogni alimentazione è lo specchio di una cultura e ci distingue gli uni dagli altri”.

 

Cibo-cultura è un binomio che trova in questo territorio un lungo passato.

Nello storico dell’associazione, le serate di degustazione con intrattenimento a tema (per es. la cena futurista) hanno avuto un ottimo riscontro nel pubblico, che ha dimostrato di preferire un’esperienza multisensoriale gustativa, piuttosto che una semplice cena o singolo spettacolo. Di fatto nel dopo teatro si usa andare a cena o a bere qualcosa per condividere i commenti (il classico “seguirà dibattito...”). Inoltre, gli eventi di questo tipo si rivelano come occasioni socializzanti per il pubblico, attirando un pubblico differente che non andrebbe MAI a teatro ma che accetterebbe volentieri l’invito a una cena biblica se accompagnata da degustazione, ottenendo in tal modo il maggior coinvolgimento per lo spettatore e più integrazione tra cultura-cibo-territorio.

 

 

Cibo e cultura: la cena biblica

La cena biblica, per esempio, si strutturerà come uno spettacolo originale, site specific, scritto e concepito appositamente per il luogo e l’evento programmato.

Partendo dall’analisi dei testi sacri e da bibliografia dedicata, si sono ricostruiti, con l’aiuto di esperti gourmet e biblisti, il cibo di Abramo e delle antiche scritture, che verrà poi degustato con la guida di attori e musicisti.

Uno spettacolo immersivo con un ritmo segnato dal susseguirsi dei piatti e cadenzato dagli interventi di attori, ballerini di danze ebraiche, musicisti di musica antica, proiezioni video, una cadenza di interventi a carattere storico, documentaristico ma anche divertente e ironico (come “Il conto dell’ultima cena” di Moni Ovadia) per realizzare, come in una ricetta, un format che si avvicini per similitudini e accostamenti a trasmissioni televisive più di informazione che di intrattenimento.

La cena biblica diventa così un’occasione per promuovere e diffondere la cultura del cibo insieme con la cultura antica e le sue radici, in un modo non convenzionale ma di sicuro impatto, coinvolgente, replicabile ed esportabile, ma soprattutto gustabile e “digeribile” anche dai palati meno teatrali.